domenica 26 febbraio 2017

ESPERIMENTI DI ANTOINE BOVIS E DI KAREL DRBAL 


Negli anni ’50 il francese Antoine Bovis, sensitivo e radioestesista dopo un viaggio ispiratore in Egitto, iniziò i primi esperimenti con la piramide scoprendo le proprietà che possedeva. 
Sappiamo che durante una visita alla grande piramide di Cheope egli, sfinito dal caldo entrò nella camera dei Re, che si trovava a circa un terzo dell’altezza della piramide all’interno della struttura, e notò che lì l’aria era estremamente umida. Ma quello che sorprese Bovis erano dei cesti per i rifiuti che contenevano gatti e altri piccoli animali, che sicuramente erano entrati nella piramide, si erano smarriti e lì erano morti. La cosa strana era che gli stessi non emanavano alcun odore di putrefazione, ed alla vista erano disidratati e mummificati nonostante l’umidità. 
Osservando la piramide, fu  poi colpito dal fatto che le dimensioni e la superficie della base della piramide erano esattamente sull’asse Nord-Sud, Est-Ovest, con un’approssimazione di 5 secondi di grado, il che  faceva della piramide l’edificio più perfetto della storia dell’ingegneria.
Bovis pensò che in effetti questa ubicazione non poteva essere puramente casuale. 
Fu a questo punto che iniziò a fare esperimenti con modellini di piramide sulla mummificazione, scoprendo che si verificava con certezza un fenomeno che fermava la putrefazione e provocava una rapida disidratazione.
Le ricerche di Bovis destarono l’attenzione di un ingegnere cecoslovacco Karel Drbal il quale si chiese perché la piramide facesse mummificare le materie organiche, e dopo vari esprimenti concluse che esisteva un rapporto tra la forma della piramide ed i processi fisici, chimici e biologici che avevano luogo in quello spazio. 
Qualche tempo dopo Drbal si ricordò di un vecchio scherzo in voga tra i militari, che usavano ancora rasoi a lama, i quali per far impazzire un compagno mettevano il suo rasoio sul davanzale della finestra in una notte di luna piena e il rasoio perdeva il filo. Con questo si era scoperto che la luce polarizzata da quella della luna ha un effetto deleterio sull’affilatura della lama, perché la luce polarizzata vibra in una sola direzione. 
A questo punto Drbal valutò se la piramide poteva affilare le lamette e se era la forma stessa della piramide a favorire l’accumulo di onde elettromagnetiche, o raggi cosmici o altre onde di qualche energia sconosciuta, poiché solo l’accumulo di energia avrebbe potuto spiegare questi processi fisici, o chimici o biologici che si producevano nella piramide. 
Tralasciando qui il pensiero di Drbal su questo argomento, vediamo che poi egli fece un esperimento, usò una lametta nuova cinque volte, la mise sotto la piramide e poi la usò altre tre volte: non perse il filo. Continuò a tenerla sotto la piramide tra una rasatura e l’altra e fu sorpreso nel constatare che poteva radersi fino a cinquanta volte con la stessa lametta. 
Dopo varie sperimentazioni di questo genere dedusse che lo spazio interno della piramide faceva tornare i cristalli della lametta alla loro forma originale più rapidamente, e perciò la lama ridiventava affilata. 
Da qui al lancio della piramide di Cheope di cartone sul mercato per affilare le lamette fu breve. Così Karl Drbal, con l'incoraggiamento dei suoi amici, volle chiedere il brevetto per la piramide come mezzo per auto-affilare le lamette. 
Erano gli anni ’50 e l’Ingegner Drbal ci mise dieci anni a far accettare il brevetto sulla piramide come strumento per fare il filo alle lamette e ai rasoi, poiché l’ufficio brevetti non accettava la sua tesi in quanto gli si chiedeva di fornire una spiegazione logica sul fenomeno. 

Dopo un lungo periodo di controversie solo nell’anno 1959 l’Ufficio brevetti Cecoslovacco rilasciò il brevetto n° 91304 a Karel Drbal per Affila-lame a Piramide di Cheope, perché  egli dette una motivazione scientifica: dichiarò come spiegazione che la piramide fungeva da cassa di risonanza per le microonde cosmiche che agivano sul filo della lama. 

sabato 28 maggio 2016

SEMINARIO
PIRAMIDOLOGIA  APPLICATA    ALLA  RADIONICA
”L’uso della Piramide per il riequilibrio energetico" 
Docente Maria Grazia Prever  
 tel.328.0188472           mariagrazia.airam@yahoo.it 
La Società Italiana di Radionica, come sempre interessata ad offrire delle nuove opportunità di conoscenza, organizza un seminario intitolato “Piramidologia applicata alla radionica” insegnamento di tecniche di riequilibrio energetico attraverso l’uso della piramide. 
Questo incontro ha come scopo quello di far conoscere le caratteristiche particolari di una piramide, ed è rivolto a coloro che desiderano imparare tecniche di riequilibrio energetico radionico  attraverso l’uso della piramide. Durante il seminario si imparerà a conoscere e sperimentare la potenzialità di questa magnifica struttura per il benessere dell’uomo, degli animali e delle piante oltre varie altre sue possibilità. 
Una rilevante sezione della medicina alternativa avvale per il benessere energetico dell’uso delle onde di forma, grazie all’impiego di modelli geometrici bidimensionali e tridimensionali tra i quali particolarmente interessante è la piramide. 
Una delle strutture architettoniche che affascina l’uomo e che da anni viene studiata dai ricercatori per le sue potenzialità, è la piramide, in particolare la “piramide egiziana di Cheope” che è stata oggetto di varie sperimentazioni da parte di scienziati. 
Ma si parlerà e si userà anche la Piramide sudamericana “ la piramide di Estevam kovacsik” noto ricercatore ungherese che operò per molti anni in Brasile, che ha dimensioni e potenzialità diverse da quella Egiziana. 
Il nome “piramide” deriva dal greco <<pyro>> che significa fuoco e <<amid>> che significa qualcosa che si trova al centro; il fuoco, secondo le antiche tradizioni, definiva l’energia universale, la vitalità che permeava ogni creatura vivente. 
In un opuscolo intitolato “la Piramide e il suo rapporto con l’energia biocosmica” G: Patrick Flanagan affermava che il segreto più importante della grande Piramide di Gizah è così evidente da essere implicito nel nome stesso della Piramide. 
Studi sulla misteriosa energia della Piramide si stanno portando avanti in parecchi laboratori.
Come operatrice radionica ho da tempo effettuato una singolare sperimentazione che vede l’impiego della struttura piramidale come un vero e proprio apparecchio per il riequilibrio energetico e fisico. 
Secondo alcune teorie, la sua forma concentrerebbe l’energia cosmica, secondo altre, la piramide entrerebbe in risonanza con l’energia primaria che penetra la materia tutta. 
Ancora molti sono i misteri che si celano nella forma piramidale, ma questo non nega i risultati eccellenti che si sono ottenuti dalla sperimentazione con tecniche particolari attraverso modellini di piramide identici per misure e forme alle originali, e come le qualità energetiche della Piramide possano coadiuvare una risonanza positiva in ogni organismo vivente dall’uomo, agli animali e alle piante. 
Il seminario si svolgerà soprattutto a livello pratico e questo porterà i partecipanti a facilmente interagire con questo strumento; i partecipanti potranno valutare personalmente l'effetto benefico della piramide, e nella parte esperienziale l’uso di specifici e necessari strumenti radiestesici quali le bacchette da rabdomante ed il pendolo Ptha. 
Programma del seminario 
 Elementi base di radioestesia e Radionica 
 Elementi conoscitivi della Piramide di Cheope e delle varie Piramidi nel mondo 
 Descrizione ,caratteristiche e funzioni della Piramide egiziana 
 Esperimenti di Antoine Bovis e Karl Drbal 
 Chiarimenti sulla proporzione aurea 
 Elementi di anatomia sottile (chakra, corpi sottili) 
 Bio geometria di Irahim Karim 
 Fabbricazione di un modellino di piramide di cartone ( ogni partecipante costruirà il suo) 
 Utilizzo della piramide come strumento di riequilibrio: tecniche e protocolli d’uso 
 Nozioni di cromoterapia con la Piramide 
 Lo “Zed” (simbolo egizio): le sue caratteristiche, la sua storia ed il suo uso in
abbinamento alla piramide. 
 La croce di Ankh e il suo uso con la piramide 
 Uso di altri piccoli strumenti realizzati con le piramidi- generatore di energia cromatica e Batterie di Piramidi 
 Dimostrazione ed esercitazione pratica della realizzazione di una seduta all’interno di
una piramide
Ai partecipanti verranno forniti: 
 Manuale sull’uso della piramide 
 1 piramide in cartone 
 Vari circuiti radionici 
 Le bacchette parallele in rame 
 Materiale per prime sperimentazioni


domenica 15 maggio 2016

SEZIONE AUREA NELLA PIRAMIDE

SEZIONE AUREA  NELLA PIRAMIDE
Un’altra particolarità della Grande Piramide è la sua forma che rispetta la sezione aurea.
Dai tempi più antichi, agli egiziani fino ad arrivare ai tempi più moderni, esiste la sezione aurea o "proporzione divina" che è stata presa in considerazione per ottenere una dimensione armonica delle cose.
La denominazione "sezione aurea" sembra sia stata introdotta dal matematico tedesco Martin Ohm il quale in un nota della 2° edizione dell'opera "Die Reine Elementar-Mathematik scrisse: "Solitamente, questa divisione di una linea arbitraria in 2 parti contraffatte è chiamata "sezione aurea". 
La sezione aurea sembra aver avuto un ruolo preponderante nelle linee architettoniche egiziane, greche e gotiche. Consideriamo infatti che durante l'epoca aurea dell'architettura greca, il corpo umano fu considerato come il più perfetto esempio vivente di simmetria e di euritmia, dovendo servire all'architetto di ispirazione. 
Storicamente le prime applicazioni del rapporto aureo risalgono agli antichi Egizi, nella stele del Re Djet o Get, proveniente da Abydos, antica capitale dell'Egitto nel periodo predinastico, oggi conservata la Museo di Louvre. Questo reperto risalirebbe alla prima dinastia quindi a quasi 5000 anni fa. 
Sappiamo anche che nel 300 a.C. Euclide, il noto matematico di Alessandria d'Egitto, descrisse per la prima volta il rapporto aureo phi, chiamandolo "proporzione estrema e media" che oggi chiamiamo rapporto aureo o sezione aurea che corrisponde al numero 1,618, considerandolo un numero divino Phi 𝟇 = 1,618 e naturalmente Pi 𝞹 = 3,1415
Questi due numeri vengono chiamati numeri irrazionali e sono i risultati di frazioni decimali che continuano all'infinito senza ripetere mai una serie di numeri. 
Phi è il numero conosciuto come sezione aurea della piramide di Cheope, ed è determinato dalle proporzioni incorporate nella piramide stessa, infatti il lato di base è 228 metri circa e la sua altezza è di 146 metri; il rapporto base/altezza corrisponde a 1,575 molto vicino all'1,6.
Ma non è il solo numero irrazionale che la Piramide nasconde, infatti la Piramide presenta un aspetto "magico" che si può chiamare ONDA DI FORMA PHI.  Si può sottolineare che i rapporti dei calcoli di costruzione della Piramide non siano casuali, ma basati su numeri che a quei tempi erano ritenuti magici, come il pi greco 𝞹 e il phi  𝟇, della cui comprensione erano custodi i sacerdoti e il faraone. 
Le dimensioni della Grande Piramide, le sue superfici e il suo volume rispettano così questo principio di proporzione divina. 
Questa situazione poi è rafforzata dal fatto che il rapporto aureo è stato ritrovato in molti elementi naturali, come le circonvoluzioni di certe conchiglie, la disposizione dei semi in una mela o il rapporto tra l' altezza di un uomo e quella del suo ombelico (moltiplicate la distanza da terra dell'ombelico per 1,62 e otterrete la vostra altezza). 
A partire dal rinascimento la tradizione europea delle belle arti ha fatto uso della proporzione divina nella forma delle tele, delle figure e nella composizione musicale.   Nel XIII°secolo il matematico Leonardo Pisano, detto Fibonacci, (1175-1240), scopri un'interessante e peculiare serie di cifre tutte correlate secondo il rapporti Phi.
A questa sequenza matematica della sezione aurea fu poi dato il nome del suo scopritore duecentesco, Leonardo Pisano, detto Fibonacci. 


domenica 31 gennaio 2016




VERDE NEGATIVO

Una caratteristica importante che troviamo nella piramide è l'emissione dei colori, tra cui troviamo un colore particolare chiamato "VERDE NEGATIVO".

I più grandi studiosi delle onde di forma sono stati, all’inizio del  XX° secolo, due Scienziati Francesi Chaumery e De Belizal; i loro studi sulle vibrazioni dei colori, da loro associati alle onde di forma, li portarono, tra l’altro, ad identificare una radiazione, compresa nel settore tra il nero ed il bianco, dotata di considerevole energia: << una vibrazione misteriosa, vero canale tra la vita e la morte>>. Non  a caso questa vibrazione, emessa naturalmente dalla forma piramidale, sembra fosse utilizzata dagli Egiziani per disidratare i morti, sottraendoli in tal modo alla decomposizione. 

Questa radiazione è il colore detto Verde negativo (V-), non perché sia negativo ma perché è stata classificata come "la radiazione più corta e più potente dell’universo” che si trova nella rosa dei colori esattamente opposto del verde dello spettro visibile, verde positivo (V+ ) .

In virtù della sua enorme massa, ma soprattutto della sua forma, la piramide emette potentissime  onde di forma in direzione Nord-Sud, un alone di raggi colorati non visibili ad occhio umano, ma le cui radiazioni sono ben  percettibili dagli strumenti radiestesici.

Sistemando un modello di piramide orientato sull’asse nord-sud, usando i vari pendoli che emettono colori, pendolo universale o pendolo equatoriale, si può notare che essa emette una rosa dei venti composta da tutte le 12 frequenze di colori visibili e invisibili. I colori emessi dalla piramide mantengono una posizione invariata nella fascia di emissione.

Nel disegno qui riportato si possono osservare le varie emissioni di colore della piramide 


Vediamo che sulla destra tra il bianco e il nero opposto al verde positivo (V+) si trova il verde negativo (V-).

Se orientiamo la figura sul nord magnetico troviamo che  la faccia rivolta a Nord emette  su una vasta superficie il verde positivo (V+),  a N.O. il giallo,  a N.E. il blu; verso sud troviamo al centro l’emissione su vasta supe.rficie del verde negativo (V-), tra il nero a sinistra, a S.O. e il bianco a destra, a S.E. 
Sul lato Ovest  si trova al centro il rosso, a S.O. dello spettro invisibile l’infra-rosso, e a N.O. dello spettro visibile l’arancio, ed infine sul lato Est si trova l’emissione del violetto al centro, l’indaco a N.E.,  dello spettro invisibile a S.E. l’ultra-violetto. 

Oltre a questa risposta sul perché funziona la piramide, alcuni studiosi hanno affermato varie ipotesi. L’architetto egiziano Ibrahim Karim, per esempio, nella sua ricerca ripercorre in parte le orme dei due scienziati francesi Chaumery e De Belizal, ma a livelli diversi; egli studiando le piramidi ed altri monumenti, ha scoperto il verde negativo nei suoi due tipi di emissione, nonché il modo di neutralizzarlo. 
Naturalmente nessuno ha saputo dare una spiegazione alla natura di queste emissioni, ma secondo lui qualunque cosa in grado di offrire queste due energie possiede un effetto di guarigione.

E così Ibrahim Karim afferma che tutti i tipi di guarigione devono necessariamente emettere le tre energie, l’energia verde negativo, l’ultravioletto e l’energia oro. Durante questa sua ricerca Karim ha sperimentato anche l’uso di simboli che si sono rivelati efficacissimi sistemi di cura e di questo si parlerà più avanti.  
                    
Sul funzionamento della piramide vi sono pertanto varie teorie, una è quella del magnetismo secondo la quale la piramide funzionerebbe essenzialmente per il magnetismo terrestre. 
In effetti possiamo affermare che la piramide non orientata a Nord non mummifica,  quindi come la calamita ha proprietà terapeutiche, così la piramide funzionerebbe per le attività magnetiche che si sviluppano  per interferenza con il magnetismo terrestre.

Secondo altri  la sua forma concentrerebbe tutta l’energia cosmica proveniente dallo spazio, ed infine alcuni scienziati sostengono che la piramide sarebbe in risonanza con l’energia primaria che penetra la materia della terra stessa.

Alcuni ricercatori ritengono che la Grande Piramide a suo tempo fungesse da centro di iniziazione, non solo come ambiente per l’iniziazione alle scuole dei Misteri, ma anche e soprattutto come strumento di iniziazione. 

mercoledì 11 novembre 2015

PERCHE' LA PIRAMIDE FUNZIONA COME STRUMENTO DI RIEQUILIBRIO ENERGETICO 

Abbiamo fatto delle ipotesi circa l'utilizzo della Grande Piramide da parte degli antichi Egizi, e forse ancora non ci è dato di conoscere realmente la verità del passato, ma cerchiamo di scoprire insieme  le sue caratteristiche che fin qui ricercatori, fisici e studiosi hanno portato alla luce, caratteristiche che viste in un certo modo favoriscono la possibilità di far diventare la Piramide uno strumento radionico utile per il riequilibrio energetico degli esseri viventi: l'uomo, gli animali e le piante.



LE PIRAMIDI COME GENERATORI  DI  IONI NEGATIVI  

Le piramidi hanno funzionato per millenni, e continuano a farlo, come generatori di ioni negativi. Allo scopo di ionizzare costantemente l’aria circostante, le piramidi dovevano essere collegate a una fonte permanente di ioni negativi. Come si è ottenuto tale scopo? Dove si trovano le linee ‘elettriche’ che conducono alle piramidi?
La Piana di Giza nasconde acque sotterranee in abbondanza. Grossi fiumi sotterranei che scorrono attorno alle piramidi sono zeppi di ioni negativi e, tramite l’effetto piezoelettrico, trasfondono questi ioni a ciascuna piramide, la quale quindi li accumula e scarica l’eccedenza presso la sommità. Tutte le piramidi della piana sono costruite con pietra a elevato contenuto di cristallo, in grado di legare le cariche elettriche derivanti dall'acqua quando questa, nel sottosuolo, esercita una pressione meccanica contro il cristallo stesso. Se esponiamo il cristallo a deformazione meccanica, cariche elettriche orientate compaiono in superficie – fenomeno noto come effetto piezoelettrico. Il cristallo rappresenta il convertitore di energia meccanica in energia elettrica. In virtù del costante processo di carica e scarica della piramide, che viene caricata elettricamente dai fiumi sotterranei, la piramide stessa si contrae e si espande, determinando continui micro-terremoti.


NIKOLA TESLA E IL POTERE DELLE PIRAMIDI

Nikola Tesla  (1856) è stato con tutta probabilità il massimo inventore nei campi dell’elettricità e del magnetismo.    Lo scienziato sosteneva che la terra è un’armatura di condensatore sferica, mentre la ionosfera rappresenta l’altra armatura. 



Recenti misurazioni hanno determinato che la differenza di tensione fra la terra e la ionosfera è pari a 400.000 volt.
Le linee di forza della carica elettrica più i campi provenienti dal sole agiscono verticalmente sui lati della piramide. 
Equipotenziali magnetici manifestano una grande densità del campo magnetico in cima o al vertice della piramide.
La tensione del campo elettrico aumenta di 100 V/m in concomitanza con l’altezza.
Il campo negativo terrestre raggiunge la massima intensità e densità in corrispondenza del vertice della piramide.
Alla sommità della piramide di Cheope o Grande Piramide o piramide di Khufu, vi è una tensione PARI A 14,600 V.

La piramide di Cheope dispone di una propria capacità elettrica, la prerogativa di accumulare un certo quantitativo di carica elettrica .

Se sulla piramide converte troppa carica elettrica, quella in eccedenza si scarica presso la sommità.
Sembra che anticamente il vertice della piramide di Cheope consisteva in un pyramidion in oro massiccio , che era un eccellente conduttore.
La tensione alla sommità della struttura dipende esclusivamente dall’altezza, e per questo motivo Tesla predispose una torre, una struttura che si elevava in altezza, e poi fabbricò una sfera di 21 metri di diametro sulla cima della torre piramidale, questo perché il fatto che la sfera fosse priva di punte comportava che la tensione si sarebbe distribuita in modo uniforme sulla sua intera superficie.
La tensione scaricata dal vertice della piramide sarebbe stata acquisita dalla sfera , aumentando in tal modo la capacità elettrica complessiva dell’intera torre, e invece di verificarsi presso un punto sulla sommità della piramide, la scarica si sarebbe prodotta presso numerosi punti su tutta la superficie della sfera.

Nikola Tesla concluse che aggiungendo la sfera al vertice della piramide, la capacità elettrica del dispositivo sarebbe risultata accresciuta, il che avrebbe aumentato la possibilità di generare fulmini di gran lunga più potenti, Ioni negativi ed effetti benefici connessi
Nell'organismo umano sono costantemente in atto processi biochimici di ossidazione e riduzione, il che richiede che ioni caricati negativamente funzionino in modo appropriato. Tutti gli esseri viventi ricevono dall'aria ioni caricati negativamente, attraverso la cute e gli organi respiratori. Quando in un locale vi sono ioni negativi a sufficienza, ne consegue un incremento del contenuto di ossigeno nel sangue e la normalizzazione del battito cardiaco, accelerando in tal modo l’eliminazione delle tossine. Grazie a un migliore afflusso di sangue al cervello, la concentrazione e altre facoltà mentali ne risultano rafforzate, le conseguenze dello stress vengono neutralizzate mentre tensione e mal di testa vengono leniti. Gli ioni negativi si legano con le tossine dell'organismo, vale a dire che fungono da antiossidanti, prevenendo in tal modo lo sviluppo di malattie degenerative.
In natura la condizione più favorevole per la ionizzazione dell'aria si presenta dopo temporali, acquazzoni e rovesci, quando si verificano le scariche in atmosfera, ovvero quando nell'aria la quantità di ioni negativi è significativamente superiore a quella di ioni positivi. Accresciute concentrazioni di ioni di ossigeno negativi sono riscontrabili anche nei pressi delle cascate, nelle foreste di pini, in montagna, lungo la riva del mare e anche nelle caverne. Chissà forse mettendo un piramide vicino ad acqua corrente, potrebbe ottenersi lo stesso effetto!!! 


giovedì 30 luglio 2015

POTENZIALITA’ ENERGETICA DELLE FORME RIDOTTE DELLA  GRANDE PIRAMIDE

La piramide di Cheope riveste un’importanza particolare per i ricercatori  poiché sono state scoperte molte caratteristiche che la rendono diversa dalle altre e custode di  misteri.
Erodoto fu il primo a utilizzare il nome piramide che deriva dal greco “pyr” che significa fuoco e “midios” che significa metà, mezzo. Letteralmente quindi Piramide significa “fuoco nel mezzo”.
Se il nome piramide contiene la parola “fuoco” ,sicuramente un motivo ci sarà pur stato.
E’ certo che la forma piramidale concentra l’energia vitale, ed è per questo che il misterioso processo che avviene all’interno della piramide dà risultati apparentemente inspiegabili.
Le moderne indagini di studiosi hanno dimostrato che la piramide di Cheope non è un monumento funebre, ecco perché la mummia del Faraone non fu mai trovata, ed oggi quasi tutti i ricercatori sono d’accordo sul fatto che la Grande Piramide sia un calendario cosmico, un osservatorio astronomico.   Mario Pincherle, studioso della piramide, afferma nei suoi testi che essa è sicuramente un vero osservatorio dell’universo, comunque
le sue caratteristiche , molto particolari, dimostrano che i costruttori hanno voluto intenzionalmente creare una struttura che doveva servire ad un uso molto sottile.
Situata a 29°50’51” di latitudine Nord e a 31°09’di longitudine Est, è posta esattamente sul 30° parallelo,  è orientata con grande cura in relazione al magnetismo terrestre con i lati di base sull’asse Nord/Sud,  Est- Ovest, e il prolungamento delle sue linee mediane Nord-Sud, Est-Ovest dividono la terra in parti uguali, ovvero il meridiano e il parallelo che ricoprono la maggior parte della superficie terrestre emersa, si incrociano sotto la piramide.
Le sue pareti non sono completamente lisce e impercettibilmente convesse con la curvatura che corrisponde al valore in gradi della curvatura terrestre,
la sua altezza è di circa 138 metri e i lati di base sono di circa 230,5 metri, è tronca sulla sommità,  non ha ombra a mezzogiorno nell’equinozio di primavera, e le quattro facce triangolari presentano, rispetto al suolo, un’inclinazione di circa 51°52’pari all’angolo formato da una linea che passando attraverso il centro della terra tocca la sua circonferenza in due punti e da questi va al centro della luna discendendo di nuovo al centro della terra.

Sappiamo inoltre che le  proporzioni, incorporate nella piramide stessa, non sono casuali ma vi è espresso chiaramente il rapporto aureo usato fin dai tempi antichi per la costruzione di edifici sacri.
Nel 300 a.C. Euclide, il noto matematico di Alessandria d’Egitto, descrisse per la prima volta il rapporto  (phi)  chiamandolo porzione aurea estrema e media, che oggi chiamiamo rapporto aureo o sezione aurea che corrisponde al numero 1,618 considerato numero divino Phi= 1,618 e naturalmente  Pi= 3,1415. Questi numeri sono chiamati numeri irrazionali e sono i risultati di frazioni decimali che continuano all’infinito senza ripetere mai una serie di numeri.
A  partire dal rinascimento la tradizione europea delle Belle Arti ha fatto uso della proporzione  divina, poiché ritenuta creatrice di armonia,  nella forma delle tele, delle figure e nella composizione musicale.   
Questa situazione poi è rafforzata dal fatto che il rapporto aureo è stato trovato in molti elementi naturali, come le circonvoluzioni di certe conchiglie, la disposizione dei semi di una mela, o il rapporto tra l’altezza di un uomo e quella del suo ombelico;   moltiplicate la distanza da terra dell’ombelico per 1,62 e otterrete la vostra altezza.
Alla luce di queste caratteristiche la piramide, e in modo particolare la piramide di Cheope è stata oggetto di  varie sperimentazioni legare alla radionica.
Si è stabilito in modo abbastanza attendibile che lo spazio interno dei modelli  in miniatura che conservano le caratteristiche di misure proporzionali alla piramide di Cheope, intensificano o generano energia dello spettro elettromagnetico e altre forme o livelli della così detta energia universale.
Nel trattato di Radiestesia Vibratoria i radiestesisti francesi Chaumery e De Belizal formularono l’ipotesi che la piramide  dovesse servire principalmente  come “faro radiestesico” indispensabile ai nomadi e ai viaggiatori del deserto.
In seguito a decenni di sperimentazione, i due radiestesisti affermarono  che in virtù della sua geometria, la piramide emettesse potentissime “Onde di Forma” in direzione Nord-Sud, un alone di raggi colorati non visibili ad occhio umano ma le cui radiazioni erano ben percettibili dagli strumenti radiestesici.
Altri studiosi hanno affermato varie ipotesi, per esempio, secondo la teoria del magnetismo, la piramide funziona essenzialmente per il magnetismo terrestre.
Come la calamita possedeva proprietà terapeutiche, così la piramide  avrebbe   dovuto funzionare per le attività magnetiche che si sviluppavano o per interferenza con il magnetismo terrestre.
Secondo altri la sua forma concentrava invece tutta l’energia cosmica proveniente dallo spazio.
Alcuni scienziati hanno sostenuto che la piramide sarebbe in risonanza con l’energia primaria che penetra la materia della terra, e così via.
Nonostante molti siano ancora i segreti celati nella forma piramidale, possiamo oggi, con gli studi e le sperimentazioni fatte, valutare i risultati ottenuti dall’uso dei modelli  con misure ridotte.
La Piramide attraverso la sua struttura influenza ed ha effetto che varia secondo tre piani di manifestazione dell’essere:
- Piano fisico-materiale
- Piano Mentale
- Piano astrale o spirituale
Vediamo gli effetti sul piano Fisico-Materiale: affila le lame dei rasoi,  coltelli e forbici e conserva tutto ciò che è di metallo dall’usura, dalla corrosione e dall’ossidazione. Conserva i cibi e li previene dal decadimento grazie alle sue capacità antisettiche e antibatteriche. Mummifica i tessuti animali, come la carne, e quasi tutti gli elementi organici preservandoli dalla putrefazione.  Ricarica le pile elettriche e gli orologi a batteria e tutti quegli apparati che consumano piccole quantità d’energia elettrica. Pulisce i gioielli e le monete sia d’oro sia d’argento. Stimola la crescita  delle piante per esposizione diretta.  Addolcisce il gusto dei dolciumi e dei cibi, rendendoli più gradevoli al palato e più sani per il corpo. Disintossica i tessuti organici, privandoli dalle loro tossine e di eventuali batteri, tonificandoli e rivitalizzandoli. Elimina il gusto acre e irritante di molte sostanze, in particolare rende meno tossico e più leggero il fumo delle sigarette. Purifica ed energizza l’acqua, e la rende priva di sostanze nocive ecc. ecc 
Effetti della Piramide sul piano Mentale: favorisce il rilassamento mentale e la concentrazione, stando sotto di essa si rinvigoriscono le cellule celebrali e si stimola la produzione di neuroni con conseguente aumento di capacità intellettiva e di intuizione creativa.
Effetti della Piramide sul piano Astrale: la si può usare come incubatrice di forme pensiero (per esempio, si mettono dei foglietti  scritti con le  richieste sotto la piramide e si lasciano lì per un numero di giorni da definire radiestesicamente), ecc. ecc.
La piramide è inoltre utile nella programmazione dei cristalli, nell’invio dei simboli e, in generale, in tutte le operazioni di emissione radionica.
 Possiamo infine dire che la piramide per la sua struttura ha la possibilità di accumulare energia.
Analizzando le possibili capacità radio-conduttive della Piramide di Cheope, o Grande Piramide abbiamo sicuramente esaminato anche le conseguenze sull’assetto biologico umano.
Sappiamo che sui corpi tondi una carica elettrica si dispone conformemente sulla superficie, sui corpi poliedrici, conici o piramidali della carica si avrà un massimo accumulo sul vertice dal quale poi si disperderà.
La legge di gravitazione di Newton  e la teoria della relatività di Einstein hanno spiegato e facilitato la comprensione dell’applicazione universale di determinate forze fisiche.
L’idea della bioenergia non è certamente nuova,  gli scienziati Zdenek Rejdak e Karel Drbal hanno scritto “ gli esseri umani e tutte le creature viventi possiedono un tipo di energia che fino a non molto tempo fa era sconosciuta alla scienza occidentale. Questa bioenergia, che chiameremo “energia psicotronica”, sembra essere alla base della psicocinesi e forse è alla base anche della rabdomanzia.”
G.  Patrick   Flanagan  nel suo opuscolo ha affermato” la Piramide di Gizah genera radiazioni micro millimetriche per il semplice fatto che possiede cinque punte: i quattro vertici di base e la sommità a punta.
Questi angoli o punte in  effetti sono una sorta di trasmettitori di nano-onde ovvero radiazioni micro millimetriche.
Queste radiazioni delle molecole o degli atomi del materiale che forma la piramide sono convogliate dagli angoli al vertice lungo un raggio che fa da bisettrice, e trasmette un raggio di queste radiazioni al centro della Piramide. Le molecole o gli atomi presenti in quest’area assorbono tali energie per mezzo della risonanza e tutte queste energie si riuniscono al centro della piramide , ossia nell’area della camera del Re.
Con l’incremento dell’energia, le orbite degli elettroni cominciano ad espandersi, e più energia viene assorbita più aumenta l’espansione fino ad avere un’atmosfera interna fortemente satura di energia, e queste si irradiano verso l’esterno dagli angoli della piramide.
A tutt'oggi la sperimentazione sulla piramide, e il suo uso come strumento radionico, ha fornito un esito positivo nel riequilibrio energetico, e noi sappiamo che il riequilibrio del corpo energetico sicuramente mette in condizione il corpo fisico di trovare il suo stato ottimale.