lunedì 23 febbraio 2015

LA PIRAMIDE DI CHEOPE

In Egitto, a pochi chilometri dal Cairo, nel complesso funerario della piana di  Giza, sorgono  l’enigmatica Sfinge e le tre piramidi CHEOPE, o Grande Piramide, la piramide di CHEFREN e la Piramide di MiCERINO. 
Sulle piramide di Giza molti autori hanno scritto e quindi tutti possono approfondire l’argomento, ora farò solo un breve quadro della piramide di Cheope e del sue strabilianti caratteristiche.
Gli egittologi ritengono che la piramide sia stata costruita come tomba del Faraone Cheope o Khufu, Faraone della IV dinastia, anche se nessuna mummia fu mai trovata nella piramide. 
La quarta dinastia egizia va dal 2630 a.C. al 2606 a.C.,  da Snofru a Shepseskaf con il susseguirsi di 6 Faraoni dei quali Cheope  fu il secondo, fino al 2580. 
La piramide di Cheope è la più grande delle tre piramidi  della piana di Giza , ed è l’unica delle sette meraviglie del mondo antico che sia giunta sino ai nostri tempi in gran parte intatta. 
Inizialmente era alta 146,6 metri, ma la sua attuale altezza è di 138 metri, e i lati della base sono di 230,30 metri anche se ogni lato differisce dall’altro di qualche centimetro.
Le caratteristiche della costruzione da molti anni hanno sorpreso ricercatori e archeologi che sono rimasti sempre di più meravigliati da come gli Egiziani  avessero potuto creare un monumento di questo genere in quel periodo. 
Circa la data di costruzione la National Geographic parla della nuova e controversa ricerca del Consiglio supremo delle antichità egizie, secondo cui gli Egizi cominciarono a costruire la Grande piramide il 23 agosto del 2470 a.C
I calcoli sono basati sulle apparizioni storiche della Stella Sothis, oggi Sirio, che è la stella più brillante del cielo della costellazione del Cane maggiore.
Il Presidente del  Consiglio Supremo delle antichità Egizie spiega così il perché di questa data “ la comparsa di questa stella indica l’inizio del periodo dell’inondazione del Nilo”e inoltre “i Faraoni iniziavano a edificare all’inizio del loro dominio.“
Cheope prese il potere nel 2470 a.C. e quell’anno l’inondazione iniziò 35 giorni dopo l’osservazione di Sothis, più  o meno il 17 luglio per cui l’inizio dei lavori della piramide  si può fissare nel 23 agosto del 2470 a.C.
Come si può ben capire già le date non coincidono.
Troviamo inoltre che nella disposizione spaziale le tre piramidi Cheope, Chefren e Micerino sono state messe in relazione con la posizione delle tre stelle che formano la cintura della costellazione di Orione, come affermò anche la Astronomia Virginia Trimble negli anni ’60.
Ma gli scienziati ed astronomi contrariamente agli egittologi hanno un po’ messo in discussione l'incredibile allineamento delle Piramidi di Giza  con la Cintura di Orione, oltre la data di costruzione della piramide stessa.



CORRELAZIONE TRA LA PIRAMIDE DI GIZA E LA CINTURA DI ORIONE

ROBERT BAUVAL, il noto scrittore belga  e studioso di astronomia antica, scoprì la correlazione tra le piramidi della piana di Giza e la cintura di Orione in modo del tutto particolare.
Orione è una costellazione che ritroviamo nelle serate invernali ed è l’unica costellazione che può vantare due stelle di prima magnitudine.;  è caratterizzata da tre stelle allineate della cintura, note anche come i tre re, Alnitak, Alnilam e Mintaka, e da uno scintillante rettangolo che le contiene, limitato da Betelgeuse, Bellatrix, Rigel. Molte civiltà assegnarono un posto speciale alla costellazione di Orione , Essa si trova davanti alle corna del Toro e  sembra un grande cacciatore con la sua cintura di tre stelle. Bauval afferma che la conoscenza delle stelle ha influenzato sicuramente la costruzione delle piramidi, questo perché gli antichi Egizi credevano che a dare inizio alla civiltà faraonica fosse stato il dio Osiride, il dio dell'oltretomba, dal quale poi erano discesi i Faraoni, e che Osiride aveva la propria dimora in questa costellazione.
Per gli antichi Egizi Orione era Osiride il dio della resurrezione ; nel 2500 A,c, il pozzo che parte dalla camera del faraone puntava verso Orione,, come il dio Osiride, e a sinistra di Orione c’era Sirio che per gli Egiziani era la stella Iside sposa di Osiride,  e l’ultimo pozzo puntava verso Sirio, la stella della dea Iside.
Gli Egizi avevano creato dei sentieri che conducevano  a Iside e Osiride, gli dei della vita ultraterrena e della resurrezione, gli dei degli inizi del mondo.
Gli egizi credevano che ci fosse stata un’età dell’oro, un’età in cui gli dei avevano governato la terra, dal ventre degli dei del cielo erano nati 4 figli con sembianze umane due dei quali erano Iside e Osiride.
Questi due avevano creato il regno del tempo primordiale che chiamavano “zedteghi”  un periodo aureo in cui gli dei avevano governato la terra e vi avevano portato civiltà  e conoscenza,  e l‘equilibrio fra cosmo e la terra era perfetto.
Un epoca d’oro in cui aveva governato Osiride, ma Set, suo fratello , preso dalla gelosia, lo aveva ucciso. 
Ed ecco Horus, uomo-dio, primo faraone riconosciuto figlio di Iside
Continua dicendo che esiste un cordone ombelicale tra le piramidi e queste stelle. 
Le tre piramidi come sappiamo sono costruite a ovest del Nilo, in un angolo molto preciso tra il 45esimo parallelo e l’allineamento del Nilo che è il fiume meridionale che va da Nord a Sud., e quando vai a comparare questa immagine con il cielo si trova la perfetta corrispondenza nella via lattea e nelle tre stelle della cintura di Orione.  
Sul terreno si trovano le due grandi piramidi quella di Cheope e quella del nipote Chefren, molto simili tra loro, mentre la terza piramide è molto più piccola e leggermente deviata dall’asse delle altre due. Nel cielo troviamo la stessa situazione due stelle più luminose e una  più piccola e fuori asse, Mintaka.
Quindi gli Egizi associavano il Nilo alla via lattea e naturalmente le piramidi di Giza a Orione. 
Robert Bauval attento più profondamente a questa civiltà afferma che occorre ricreare i cieli e guardare nell’esatto momento in cui gli Egiziani guardavano per capire le loro interpretazioni. Infatti attualmente la via lattea, le piramidi e Orione sono in posizione diversa 
Così scoprì che per trovare le corrispondenze perfette con le piramidi occorreva far ruotare il cielo leggermente in senso antiorario il che voleva dire andare indietro nel tempo di 3000 a.C.-5000 a.C.
La posizione delle stelle muta nel tempo grazie al fenomeno della precessione degli equinozi, per cui la terra non gira soltanto su sè stessa ma  ogni giorno il suo asse varia molto lentamente progressivamente compiendo un intero giro ogni 26 mila anni. 
Dalla terra si ha la sensazione che le stelle vadano su e giù nel corso dei millenni . 
La data che risulta a Bauval è il 10500 A.C. e in questo modo la via lattea coinciderebbe esattamente con il Nilo. 
I costruttori delle Piramidi quindi si riferivano a un tempo lontano quando la costellazione di Orione aveva cominciato la sua lenta ascesa attraverso il cielo quando gli dei governavano e tutto aveva avuto inizio.
Nella grande piramide degli stretti  strani condotti  puntano verso l’alto. Per gli scienziati sono pozzi di areazione, ma forse è difficile pensare che lo siano perché i loro percorsi sono molto complicati, salgono  lungo un piano inclinato ed escono dalla piramide, forse avevano uno scopo più importante. 
Gli astronomi avevano scoperto che questi condotti erano orientati verso l’Orsa Minore  e Alfa Draconis, la stessa polare dell’epoca.



venerdì 20 febbraio 2015

L’ANTICO EGITTO

Quando si parla di piramidi non si può fare a meno di pensare all’Egitto che sicuramente rimane una delle terre più misteriose  dove   troviamo le piramidi più conosciute e più visitate da ricercatori e studiosi.
In Egitto la costruzione delle piramidi ebbe inizio con la III dinastia e terminò con la IV.
Durante queste epoche vennero costruite circa 80 piramidi, molte ormai ridotte in sabbia, e quasi tutte  vennero costruite al limitare del deserto, a occidente del Nilo,  nei pressi di Menfi. 
Come scrisse Anne-Sophie Bomhard  “ la ricerca dell’eternità fu la preoccupazione fondamentale della civiltà egizia”, infatti tutto quello che costruivano, tutti i monumenti, le iscrizioni e i rituali erano  ispirati all’idea dell’eternità. e alla possibilità di  connettersi ad essa.  Questo ci viene ricordato anche dalle piramidi di Giza.
Le piramidi in Egitto sorgono  quindi soprattutto nell’area di Menfi; la prima piramide fu la piramide a gradoni  di Saqqara, la cui costruzione dovrebbe risalire intorno al 2650 a.C., ad opera di  Zoser, re della terza dinastia, anche se si ritiene che forse fu opera di  Imhotep, architetto, astronomo e grande sacerdote del tempio solare di Eliopoli,  un grande centro religioso e intellettuale dell’epoca. 
Imhotep era il visir del Faraone Zoser e chiamò questa piramide “ Horus la stella alla Testa del Cielo”.
Il fondatore della quarta dinastia fu il Faraone Snefru, il figlio di Zoser, che invece di erigere una piramide a gradoni, come fece il padre a Saqqara,  costruì due piramidi a pareti lisce a sud di Saqqara, in un sito chiamato Dahshur.
Dopo la morte di Snefru, suo figlio, il Faraone Cheope, o Khufu edificò sulla piana di Giza, maestoso promontorio a nord di Saqqara, la grande piramide  che tutti conosciamo.
Suo figlio Djedefra eresse un’altra piramide verso Abu Ruwasch, e infine Chefren e Macerino, suoi successori, fecero ritorno a Giza e costruirono le loro piramidi accanto a quella di Cheope.
Ci sono molte spiegazioni tratte dai ricercatori  sui motivi che spinsero  i Faraoni a costruire le piramidi  in quei luoghi, e una delle ipotesi  è che probabilmente sceglievano l’area intorno a Menfi per accaparrarsi per primi una posizione migliore per la loro vita nell’aldilà; ma se le piramidi simboleggiavano per loro  l’eternità,  la sua manifestazione  più vera potrebbe essere  attribuita al flusso incessante del Nilo con le sue piene che erano cicliche.
Infatti gli Egiziani  tenevano in grande considerazione il Nilo e affermavano che il fiume aveva origini in cielo tra le stelle poiché pensavano che il Nilo non avesse sorgenti sulla Terra, ma in qualche profonda regione dell’oltretomba.
Questo è forse il motivo per cui gli antichi Egizi seppellivano i loro morti al limitare del deserto sulla riva occidentale del Nilo. 
Gli Egittologi inoltre confermano continuamente che  anticamente il popolo Egizio osservasse con attenzione il movimento delle stelle,  e che questo avesse influenzato la scelta dei luoghi di costruzione delle piramidi, infatti, nonostante alcuni attualmente neghino la possibilità che gli Egiziani conoscessero le costellazioni, troviamo raffigurazioni dell’antica cosmologia egiziana che mostrano rappresentazioni  di costellazioni come Orione, il Gran carro, il Cane Maggiore.
Ed ecco che arriviamo alla grande piramide di Giza dove la cintura di Orione gioca il suo ruolo.

giovedì 12 febbraio 2015

LA PIRAMIDE

L'inizio della cultura umana coincide con la creazione di strutture esteriori che tendono alla verticalità. 
Vediamo il "mito della montagna sacra" come simbolo della riparazione dell'antica frattura fra cielo e terra; torri e obelischi rappresentano  forme simboliche dell'umano che tenta di connettersi con l'energia celeste spirituale per far discendere o per incontrare il Divino sulla terra.
Così un’idea particolarmente profonda  che  rispecchia la necessità potenziale di elevarsi verso stati psichici più ampi e riconoscersi in una coscienza cosmica, nasce nella natura umana.
L’essere umano, che si risveglia da uno stato di coscienza istintiva, alza gli occhi al cielo e scopre il cielo e i cicli planetari e prende consapevolezza di esistere  anche in una dimensione celeste estremamente più vasta di quella materiale.
Nelle storie delle civiltà, dai Sumeri ai Greci, dal Monte Olimpo a Mosè e al Sinai, la montagna sacra diviene più complessa e prende la forma delle piramidi e degli Stupa. 
Possiamo quindi affermare che la piramide rappresenta la differenziazione dell’esistenza in vari livelli o dimensioni, passaggi o gradini iniziatici per accedere alla forma universale divina. 
Indubbiamente la Piramide è una delle strutture architettoniche che da sempre affascina e meraviglia l’uomo, infatti troviamo piramidi in tutto il mondo, in Europa, in Asia, in Sud America, e tralasciando ogni considerazione fantastica, possiamo sottolineare il ragionevole sospetto di molti studiosi dell’esistenza in secoli precedenti di una civiltà globale molto evoluta sia per le conoscenze che per le tecnologie. 
Robert Bauval, noto scrittore Belga e ingegnere civile specializzato in astronomia degli Antichi Egizi, afferma nei suoi libri << A volte penso che esiste una piccola piramide dentro la testa di ognuno di noi. Solo così si può spiegare il fascino che queste antiche costruzioni continuano ad esercitare sulla mente dell’uomo>>