domenica 15 maggio 2016

SEZIONE AUREA NELLA PIRAMIDE

SEZIONE AUREA  NELLA PIRAMIDE
Un’altra particolarità della Grande Piramide è la sua forma che rispetta la sezione aurea.
Dai tempi più antichi, agli egiziani fino ad arrivare ai tempi più moderni, esiste la sezione aurea o "proporzione divina" che è stata presa in considerazione per ottenere una dimensione armonica delle cose.
La denominazione "sezione aurea" sembra sia stata introdotta dal matematico tedesco Martin Ohm il quale in un nota della 2° edizione dell'opera "Die Reine Elementar-Mathematik scrisse: "Solitamente, questa divisione di una linea arbitraria in 2 parti contraffatte è chiamata "sezione aurea". 
La sezione aurea sembra aver avuto un ruolo preponderante nelle linee architettoniche egiziane, greche e gotiche. Consideriamo infatti che durante l'epoca aurea dell'architettura greca, il corpo umano fu considerato come il più perfetto esempio vivente di simmetria e di euritmia, dovendo servire all'architetto di ispirazione. 
Storicamente le prime applicazioni del rapporto aureo risalgono agli antichi Egizi, nella stele del Re Djet o Get, proveniente da Abydos, antica capitale dell'Egitto nel periodo predinastico, oggi conservata la Museo di Louvre. Questo reperto risalirebbe alla prima dinastia quindi a quasi 5000 anni fa. 
Sappiamo anche che nel 300 a.C. Euclide, il noto matematico di Alessandria d'Egitto, descrisse per la prima volta il rapporto aureo phi, chiamandolo "proporzione estrema e media" che oggi chiamiamo rapporto aureo o sezione aurea che corrisponde al numero 1,618, considerandolo un numero divino Phi 𝟇 = 1,618 e naturalmente Pi 𝞹 = 3,1415
Questi due numeri vengono chiamati numeri irrazionali e sono i risultati di frazioni decimali che continuano all'infinito senza ripetere mai una serie di numeri. 
Phi è il numero conosciuto come sezione aurea della piramide di Cheope, ed è determinato dalle proporzioni incorporate nella piramide stessa, infatti il lato di base è 228 metri circa e la sua altezza è di 146 metri; il rapporto base/altezza corrisponde a 1,575 molto vicino all'1,6.
Ma non è il solo numero irrazionale che la Piramide nasconde, infatti la Piramide presenta un aspetto "magico" che si può chiamare ONDA DI FORMA PHI.  Si può sottolineare che i rapporti dei calcoli di costruzione della Piramide non siano casuali, ma basati su numeri che a quei tempi erano ritenuti magici, come il pi greco 𝞹 e il phi  𝟇, della cui comprensione erano custodi i sacerdoti e il faraone. 
Le dimensioni della Grande Piramide, le sue superfici e il suo volume rispettano così questo principio di proporzione divina. 
Questa situazione poi è rafforzata dal fatto che il rapporto aureo è stato ritrovato in molti elementi naturali, come le circonvoluzioni di certe conchiglie, la disposizione dei semi in una mela o il rapporto tra l' altezza di un uomo e quella del suo ombelico (moltiplicate la distanza da terra dell'ombelico per 1,62 e otterrete la vostra altezza). 
A partire dal rinascimento la tradizione europea delle belle arti ha fatto uso della proporzione divina nella forma delle tele, delle figure e nella composizione musicale.   Nel XIII°secolo il matematico Leonardo Pisano, detto Fibonacci, (1175-1240), scopri un'interessante e peculiare serie di cifre tutte correlate secondo il rapporti Phi.
A questa sequenza matematica della sezione aurea fu poi dato il nome del suo scopritore duecentesco, Leonardo Pisano, detto Fibonacci. 


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