sabato 28 maggio 2016

SEMINARIO
PIRAMIDOLOGIA  APPLICATA    ALLA  RADIONICA
”L’uso della Piramide per il riequilibrio energetico" 
Docente Maria Grazia Prever  
 tel.328.0188472           mariagrazia.airam@yahoo.it 
La Società Italiana di Radionica, come sempre interessata ad offrire delle nuove opportunità di conoscenza, organizza un seminario intitolato “Piramidologia applicata alla radionica” insegnamento di tecniche di riequilibrio energetico attraverso l’uso della piramide. 
Questo incontro ha come scopo quello di far conoscere le caratteristiche particolari di una piramide, ed è rivolto a coloro che desiderano imparare tecniche di riequilibrio energetico radionico  attraverso l’uso della piramide. Durante il seminario si imparerà a conoscere e sperimentare la potenzialità di questa magnifica struttura per il benessere dell’uomo, degli animali e delle piante oltre varie altre sue possibilità. 
Una rilevante sezione della medicina alternativa avvale per il benessere energetico dell’uso delle onde di forma, grazie all’impiego di modelli geometrici bidimensionali e tridimensionali tra i quali particolarmente interessante è la piramide. 
Una delle strutture architettoniche che affascina l’uomo e che da anni viene studiata dai ricercatori per le sue potenzialità, è la piramide, in particolare la “piramide egiziana di Cheope” che è stata oggetto di varie sperimentazioni da parte di scienziati. 
Ma si parlerà e si userà anche la Piramide sudamericana “ la piramide di Estevam kovacsik” noto ricercatore ungherese che operò per molti anni in Brasile, che ha dimensioni e potenzialità diverse da quella Egiziana. 
Il nome “piramide” deriva dal greco <<pyro>> che significa fuoco e <<amid>> che significa qualcosa che si trova al centro; il fuoco, secondo le antiche tradizioni, definiva l’energia universale, la vitalità che permeava ogni creatura vivente. 
In un opuscolo intitolato “la Piramide e il suo rapporto con l’energia biocosmica” G: Patrick Flanagan affermava che il segreto più importante della grande Piramide di Gizah è così evidente da essere implicito nel nome stesso della Piramide. 
Studi sulla misteriosa energia della Piramide si stanno portando avanti in parecchi laboratori.
Come operatrice radionica ho da tempo effettuato una singolare sperimentazione che vede l’impiego della struttura piramidale come un vero e proprio apparecchio per il riequilibrio energetico e fisico. 
Secondo alcune teorie, la sua forma concentrerebbe l’energia cosmica, secondo altre, la piramide entrerebbe in risonanza con l’energia primaria che penetra la materia tutta. 
Ancora molti sono i misteri che si celano nella forma piramidale, ma questo non nega i risultati eccellenti che si sono ottenuti dalla sperimentazione con tecniche particolari attraverso modellini di piramide identici per misure e forme alle originali, e come le qualità energetiche della Piramide possano coadiuvare una risonanza positiva in ogni organismo vivente dall’uomo, agli animali e alle piante. 
Il seminario si svolgerà soprattutto a livello pratico e questo porterà i partecipanti a facilmente interagire con questo strumento; i partecipanti potranno valutare personalmente l'effetto benefico della piramide, e nella parte esperienziale l’uso di specifici e necessari strumenti radiestesici quali le bacchette da rabdomante ed il pendolo Ptha. 
Programma del seminario 
 Elementi base di radioestesia e Radionica 
 Elementi conoscitivi della Piramide di Cheope e delle varie Piramidi nel mondo 
 Descrizione ,caratteristiche e funzioni della Piramide egiziana 
 Esperimenti di Antoine Bovis e Karl Drbal 
 Chiarimenti sulla proporzione aurea 
 Elementi di anatomia sottile (chakra, corpi sottili) 
 Bio geometria di Irahim Karim 
 Fabbricazione di un modellino di piramide di cartone ( ogni partecipante costruirà il suo) 
 Utilizzo della piramide come strumento di riequilibrio: tecniche e protocolli d’uso 
 Nozioni di cromoterapia con la Piramide 
 Lo “Zed” (simbolo egizio): le sue caratteristiche, la sua storia ed il suo uso in
abbinamento alla piramide. 
 La croce di Ankh e il suo uso con la piramide 
 Uso di altri piccoli strumenti realizzati con le piramidi- generatore di energia cromatica e Batterie di Piramidi 
 Dimostrazione ed esercitazione pratica della realizzazione di una seduta all’interno di
una piramide
Ai partecipanti verranno forniti: 
 Manuale sull’uso della piramide 
 1 piramide in cartone 
 Vari circuiti radionici 
 Le bacchette parallele in rame 
 Materiale per prime sperimentazioni


domenica 15 maggio 2016

SEZIONE AUREA NELLA PIRAMIDE

SEZIONE AUREA  NELLA PIRAMIDE
Un’altra particolarità della Grande Piramide è la sua forma che rispetta la sezione aurea.
Dai tempi più antichi, agli egiziani fino ad arrivare ai tempi più moderni, esiste la sezione aurea o "proporzione divina" che è stata presa in considerazione per ottenere una dimensione armonica delle cose.
La denominazione "sezione aurea" sembra sia stata introdotta dal matematico tedesco Martin Ohm il quale in un nota della 2° edizione dell'opera "Die Reine Elementar-Mathematik scrisse: "Solitamente, questa divisione di una linea arbitraria in 2 parti contraffatte è chiamata "sezione aurea". 
La sezione aurea sembra aver avuto un ruolo preponderante nelle linee architettoniche egiziane, greche e gotiche. Consideriamo infatti che durante l'epoca aurea dell'architettura greca, il corpo umano fu considerato come il più perfetto esempio vivente di simmetria e di euritmia, dovendo servire all'architetto di ispirazione. 
Storicamente le prime applicazioni del rapporto aureo risalgono agli antichi Egizi, nella stele del Re Djet o Get, proveniente da Abydos, antica capitale dell'Egitto nel periodo predinastico, oggi conservata la Museo di Louvre. Questo reperto risalirebbe alla prima dinastia quindi a quasi 5000 anni fa. 
Sappiamo anche che nel 300 a.C. Euclide, il noto matematico di Alessandria d'Egitto, descrisse per la prima volta il rapporto aureo phi, chiamandolo "proporzione estrema e media" che oggi chiamiamo rapporto aureo o sezione aurea che corrisponde al numero 1,618, considerandolo un numero divino Phi 𝟇 = 1,618 e naturalmente Pi 𝞹 = 3,1415
Questi due numeri vengono chiamati numeri irrazionali e sono i risultati di frazioni decimali che continuano all'infinito senza ripetere mai una serie di numeri. 
Phi è il numero conosciuto come sezione aurea della piramide di Cheope, ed è determinato dalle proporzioni incorporate nella piramide stessa, infatti il lato di base è 228 metri circa e la sua altezza è di 146 metri; il rapporto base/altezza corrisponde a 1,575 molto vicino all'1,6.
Ma non è il solo numero irrazionale che la Piramide nasconde, infatti la Piramide presenta un aspetto "magico" che si può chiamare ONDA DI FORMA PHI.  Si può sottolineare che i rapporti dei calcoli di costruzione della Piramide non siano casuali, ma basati su numeri che a quei tempi erano ritenuti magici, come il pi greco 𝞹 e il phi  𝟇, della cui comprensione erano custodi i sacerdoti e il faraone. 
Le dimensioni della Grande Piramide, le sue superfici e il suo volume rispettano così questo principio di proporzione divina. 
Questa situazione poi è rafforzata dal fatto che il rapporto aureo è stato ritrovato in molti elementi naturali, come le circonvoluzioni di certe conchiglie, la disposizione dei semi in una mela o il rapporto tra l' altezza di un uomo e quella del suo ombelico (moltiplicate la distanza da terra dell'ombelico per 1,62 e otterrete la vostra altezza). 
A partire dal rinascimento la tradizione europea delle belle arti ha fatto uso della proporzione divina nella forma delle tele, delle figure e nella composizione musicale.   Nel XIII°secolo il matematico Leonardo Pisano, detto Fibonacci, (1175-1240), scopri un'interessante e peculiare serie di cifre tutte correlate secondo il rapporti Phi.
A questa sequenza matematica della sezione aurea fu poi dato il nome del suo scopritore duecentesco, Leonardo Pisano, detto Fibonacci. 


domenica 31 gennaio 2016




VERDE NEGATIVO

Una caratteristica importante che troviamo nella piramide è l'emissione dei colori, tra cui troviamo un colore particolare chiamato "VERDE NEGATIVO".

I più grandi studiosi delle onde di forma sono stati, all’inizio del  XX° secolo, due Scienziati Francesi Chaumery e De Belizal; i loro studi sulle vibrazioni dei colori, da loro associati alle onde di forma, li portarono, tra l’altro, ad identificare una radiazione, compresa nel settore tra il nero ed il bianco, dotata di considerevole energia: << una vibrazione misteriosa, vero canale tra la vita e la morte>>. Non  a caso questa vibrazione, emessa naturalmente dalla forma piramidale, sembra fosse utilizzata dagli Egiziani per disidratare i morti, sottraendoli in tal modo alla decomposizione. 

Questa radiazione è il colore detto Verde negativo (V-), non perché sia negativo ma perché è stata classificata come "la radiazione più corta e più potente dell’universo” che si trova nella rosa dei colori esattamente opposto del verde dello spettro visibile, verde positivo (V+ ) .

In virtù della sua enorme massa, ma soprattutto della sua forma, la piramide emette potentissime  onde di forma in direzione Nord-Sud, un alone di raggi colorati non visibili ad occhio umano, ma le cui radiazioni sono ben  percettibili dagli strumenti radiestesici.

Sistemando un modello di piramide orientato sull’asse nord-sud, usando i vari pendoli che emettono colori, pendolo universale o pendolo equatoriale, si può notare che essa emette una rosa dei venti composta da tutte le 12 frequenze di colori visibili e invisibili. I colori emessi dalla piramide mantengono una posizione invariata nella fascia di emissione.

Nel disegno qui riportato si possono osservare le varie emissioni di colore della piramide 


Vediamo che sulla destra tra il bianco e il nero opposto al verde positivo (V+) si trova il verde negativo (V-).

Se orientiamo la figura sul nord magnetico troviamo che  la faccia rivolta a Nord emette  su una vasta superficie il verde positivo (V+),  a N.O. il giallo,  a N.E. il blu; verso sud troviamo al centro l’emissione su vasta supe.rficie del verde negativo (V-), tra il nero a sinistra, a S.O. e il bianco a destra, a S.E. 
Sul lato Ovest  si trova al centro il rosso, a S.O. dello spettro invisibile l’infra-rosso, e a N.O. dello spettro visibile l’arancio, ed infine sul lato Est si trova l’emissione del violetto al centro, l’indaco a N.E.,  dello spettro invisibile a S.E. l’ultra-violetto. 

Oltre a questa risposta sul perché funziona la piramide, alcuni studiosi hanno affermato varie ipotesi. L’architetto egiziano Ibrahim Karim, per esempio, nella sua ricerca ripercorre in parte le orme dei due scienziati francesi Chaumery e De Belizal, ma a livelli diversi; egli studiando le piramidi ed altri monumenti, ha scoperto il verde negativo nei suoi due tipi di emissione, nonché il modo di neutralizzarlo. 
Naturalmente nessuno ha saputo dare una spiegazione alla natura di queste emissioni, ma secondo lui qualunque cosa in grado di offrire queste due energie possiede un effetto di guarigione.

E così Ibrahim Karim afferma che tutti i tipi di guarigione devono necessariamente emettere le tre energie, l’energia verde negativo, l’ultravioletto e l’energia oro. Durante questa sua ricerca Karim ha sperimentato anche l’uso di simboli che si sono rivelati efficacissimi sistemi di cura e di questo si parlerà più avanti.  
                    
Sul funzionamento della piramide vi sono pertanto varie teorie, una è quella del magnetismo secondo la quale la piramide funzionerebbe essenzialmente per il magnetismo terrestre. 
In effetti possiamo affermare che la piramide non orientata a Nord non mummifica,  quindi come la calamita ha proprietà terapeutiche, così la piramide funzionerebbe per le attività magnetiche che si sviluppano  per interferenza con il magnetismo terrestre.

Secondo altri  la sua forma concentrerebbe tutta l’energia cosmica proveniente dallo spazio, ed infine alcuni scienziati sostengono che la piramide sarebbe in risonanza con l’energia primaria che penetra la materia della terra stessa.

Alcuni ricercatori ritengono che la Grande Piramide a suo tempo fungesse da centro di iniziazione, non solo come ambiente per l’iniziazione alle scuole dei Misteri, ma anche e soprattutto come strumento di iniziazione.